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Campello Monti: origini e storia del piccolo villaggio Walser in Valstrona

Aggiornamento: 22 ott 2022

In Valstrona, a 1305 metri, sorge l'ultimo paese: Campello Monti, un luogo immerso completamente nella natura e nel silenzio.

Lontano dalla frenesia della città, questo piccolo villaggio circondato dalle montagne, ha una sua storia e tradizioni. Sei curioso di immergerti nella breve storia di Campello?

Prosegui subito con la lettura.


Indice

  1. Il popolo Walser

  2. Le origini di Campello Monti

  3. La belle époque a Campello

  4. Campello Monti oggi




1. Il popolo Walser

Di origine germanica dal Goms nell’alto Vallese, il popolo Walser si adattò a vivere in quella fascia che va dai 1000 ai 2000 metri di quota. Coltivavano orzo, segale, patate ma soprattutto erano accumulatori di foraggio per la loro primaria attività: l’allevamento.


Colonizzarono tutte le valli del Monte Rosa, da Gressoney ad Alagna, l’alta Val Sesia con Rima e Rimella, Campello Monti appunto, Macugnaga, l’alta Formazza, Salecchio, Agaro e Ausone in alta Valdossola ed infine una colonia anche in bassa Ossola e precisamente ad Ornavasso e Migiandone.


2. Le origini di Campello Monti

Per tornare nello specifico, Campello Monti nasce come alpeggio di Rimella (Valsesia) nella metà del XIV secolo ed i primi documenti di diritto di utilizzo dei terreni risalgono alla metà del XV.


La storia vuole che venne abitato stabilmente in seguito ad una abbondante ed anticipata nevicata, che costrinse i pastori e le loro famiglie a passarvi l’inverno. Da allora il legame con Rimella rimase comunque molto stretto tanto che sino al 1551 anche i loro morti venivano sepolti lì, fino a quando un vescovo di passaggio scelse un terreno che divenne il cimitero di Campello Monti. Nel 1815 si staccò da Rimella a livello amministrativo.


La Campello Monti che conosciamo oggi, come accennato all’inizio, la si deve all’emigrazione, avvenuta al culmine della così detta “mini era glaciale” (1350-1850 circa) di cui a quelle quote, possiamo immaginare le conseguenze in termini di pascoli e colture.

A questo vanno aggiunti eventi eccezionali quali una enorme valanga nella frazione Gabbio (in titzschu significa terra vicino all’acqua) nel 1701, due alluvioni sempre nel ‘700 ed un grosso incendio a metà ‘800 che cambio anche il modo di concepire le case, più pietra e meno legno.





3.La belle époque a Campello

Grazie agli emigrati, apprezzati in Italia ed all’estero come abili artigiani, che fecero fortuna, quello che fu un alpeggio acquisì splendore con la costruzione di ville.


Nella seconda metà dell’800 Campello Monti visse in un vero clima da belle epoque, tra signori e signore vestite alla moda che venivano trasportati a dorso di mulo da Omegna, ricevimenti e feste a base di champagne ed altre bizzarrie, come il trasporto di un biliardo sempre da Omegna e sempre con i muli.

Tutto ciò contribuì ad avvolgere questa piccola comunità in un’aurea aristocratica che ancor oggi conserva.


4.Campello Monti oggi

Ancora oggi è possibile ammirare il caratteristico villaggio Walser con le sue belle case colorate attraversate dai vicoli, la storica Villa Bordo e la chiesa del Settecento. Occasionalmente si può assistere a feste e cerimonie della tradizione con il tipico costume Walser.



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